La confusione di manovra e del Governo: le ragioni di SEL nel sostenere lo sciopero generale

12 years ago by in Comunicati Stampa, Lavoro - Welfare, SEL Coordinamento Regionale Tagged: , , ,

In attesa di probabili ulteriori stravolgimenti parlamentari circa l’ennesima riproposizione di manovra finanziaria, non possiamo che prendere atto di quanto il Governo e la sua maggioranza sia sempre più confuso e lontano dai bisogni reali del Paese.

Si tratta di una manovra che, mantenendo le iniquità della prima stesura, non solo non è in grado di rispondere alla crisi, ma è pure ampiamente insufficiente a fare “cassa” e, come sottolineato dall’Europa, priva di misure efficaci di rilanciare lo sviluppo.

La riduzione dei tagli agli Enti Locali, non toglie nulla alla drammaticità in cui versano il Comuni e la loro capacità di fornire servizi e sull’abolizione di piccoli comuni e provincie non si è fatto altro che aumentare la confusione e la conflittualità tra enti. Il tanto declamato dimezzamento del numero dei parlamentari, così come quello delle Provincie, non potrà che passare attraverso un lungo un percorso “costituzionale”, restando quindi l’ennesima atto di propaganda di questa maggioranza.

Il nodo più serio per governo e maggioranza è come fare fronte al buco di circa sei miliardi che verrebbe provocato dalla precipitosa marcia indietro guidata personalmente da Berlusconi sul contributo di solidarietà – che però resterebbe per gli statali – che tanto male indispone il suo elettorato di riferimento.

La tragica farsa della cancellazione dal computo dei 40 anni di anzianità i periodi di servizio militare e di studio universitario, riscattati dai lavoratori con grossi sacrifici, a cui abbiamo assistito questa settimana e il suo repentino accantonamento, dopo che questo provvedimento aveva fatto infuriare migliaia di persona, denota il tratto di totale incapacità e sbandamento in cui versa l’esecutivo.

La lotta all’evasione fiscale si riduce al controllo (demandato ai Comuni) sulle “società di comodo” che, benché oggettivo, rappresenta solo un aspetto marginale del problema.

Dal cappello sembra sempre più probabile il ricorso all’aumento delle aliquote IVA  ovvero far pagare tutti per salvaguardare i grandi patrimoni e chi le tasse non le paga, causando peraltro una prevedibile flessione dei consumi.

E’ drammatico come la  manovra, al pari delle due precedenti di quest’anno, sorvoli totalmente su qualsiasi disposizione mirata alla ripresa dello sviluppo economico-produttivo e dell’occupazione, lasciando totalmente l’Italia in balìa del rischio di recessione. Al suo posto rimane esclusivamente il progetto del Ministro Sacconi di smantellamento del sindacato e dei diritti dei lavoratori.

C’è da chiedersi come reagirà, adesso e dopo il dibattito parlamentare, l’Unione Europea.

Per queste ragioni Sinistra Ecologia Libertà  sarà al fianco della CGIL e sosterrà convintamente lo sciopero generale indetto il 6 settembre, partecipando alle manifestazioni e riaffermando che solo una alternativa al governo Berlusconi può salvare il nostro Paese da un declino sociale, economico e culturale che rischia di affondare il carattere progressivo e inclusivo dello stesso dettato costituzionale.

Coordinamento Regionale Sinistra Ecologia Libertà

Fabio Lavagno

Piergiorgio Comella

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