Il sogno di Moni Ovadia: “la Sinistra Casalese faro per la sinistra italiana”

14 years ago by in Archivi, Articoli, Città di Casale Monferrato Tagged: , , , , , ,

Moni Ovadia“Io ho un sogno che Casale diventi il centro dell’Europa perchè la Sinistra Casalese, con il suo coraggio e con la sua spregiudicatezza diventi faro per tutta la sinistra italiana e quindi europea. Perchè un giorno a tutte le elezioni che si presenteranno ci sia solo UNA SINISTRA!”

Conclude così un incontenibile Moni Ovadia il suo intervento alla presentazione pubblica della lista di Sinistra Casalese, che si è svolta domenica 10 maggio in Piazza Santo Stefano a Casale, difronte ad un interessato e folto pubblico.  MoniOvadiaRel

L’intervento di Moni Ovadia ha seguito le presentazioni della lista della Sinistra Casalese avvenute da Vittorio Giordano e da una presentazione del percorso politico- amministrativo svolto da Fabio Lavagno. Alla presentazione ha partecipato anche il candidato sindaco del CentroSinistra Gianni Crisafulli.

Moni Ovadia ScrivimiA conclusione dell’iniziativa Marco Mascarino ha lanciato l’iniziativa “Scrivimi!” che Sinistra Casalese intende promuovere durante le settimane che precedono le elezioni come canale di comunicazione diretta tra i cittadini e i candidati, affinchè possano fare propri e discutere i suggerimenti e le proposte per la città.

per vedere l’intervento di Moni Ovadia clicca sui link:

parte 1, parte 2, parte 3

la lista dei candidati di Sinistra Casalese

GruppoMoniOvadia2

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Laura Tussi
9 settembre 2010 Rispondi

MONI OVADIA

in

IL REGISTRO DEI PECCATI

19-20-21 Ottobre 2010

TEATRO LIBERO

via Savona, 10 – Milano

IL REGISTRO DEI PECCATI
Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle
Recital-reading sul mondo khassidico
Ideato ed interpretato da Moni Ovadia

Il mondo raccontato da Marc Chagall nei suoi celeberrimi dipinti e disegni è una creazione della sua straordinaria fantasia di genio artistico o è esistito realmente? Il mondo e l’umanità che Chagall ha trasfigurato nella sua arte suprema è autenticamente esistito. Fu un mondo vero pulsante, fatto di esseri umani troppo umani e per questo inadatti ad un pianeta posseduto dai demoni della violenza, del razzismo, del delirio nazionalista.
La spritualità di quella gente della diaspora ebraica che vestiva in bianco e nero era davvero coloratissima, lo era con i colori del fervore estatico eppure quotidiano. Il linguaggio più autentico con cui si espressero quegli ebrei fu quello del khassidismo germinato sul crinale di un crocevia dove il pensiero spirituale più estremo e abissale si coniuga con la semplicità profonda di una pietas irrinunciabile per la più insignificante delle manifestazioni dell’esistente. Il khassidismo è la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza, in quella celebrazione si riconosce la maestà ineffabile del divino che non si vede, il cui nome è impronunciabile, e ciò nonostante con quel divino si intrattengono relazioni di familiarità e persino di prossimità irriverente, senza che questa contraddizione trascorra mai nella blasfemia. Il divino nella visione khassidica accoglie come figlio prediletto colui che osa polemizzare con il Santo Benedetto e perfino chi pretende di sottoporlo a processo per i mali del Mondo. Quel divino viene celebrato sì con la preghiera e con lo studio, ma anche con il canto, la danza, la narrazione e predilige l’umorismo il cui esprìt era sommamente stimato dai grandi maestri del khassidismo che ne apprezzavano il potere anti idolatrico.
Moni Ovadia conduce per mano lo spettatore verso un mondo straordinario che è stato estirpato dal nostro paesaggio umano e spirituale dalla brutalità dell’odio, ma che ci parla e ci ammaestra anche dalla sua assenza attraverso un’energia che pulsa in chi la sa ascoltare ed accogliere perché sente di potere costruire in sé, per sé e per l’altro, un essere umano migliore, più degno e più consapevole del proprio statuto spirituale. Il grande teologo cattolico Teillard de Chardin ha scritto:”noi non siamo esseri materiali che vivono un’esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che fanno un’esperienza materiale”. Gli ebrei del khassidismo come forse nessun altro nella terra d’Europa hanno letteralmente incarnato nel loro modo di vivere concreto e mistico la straordinaria intuizione del grande teologo francese. Incontrare quel mondo anche solo nel riverbero delle sue iridescenze percepire i profumi della sua anima e ascoltarne la voce è un esperienza indimenticabile che trascende la hybris dei religiosi, spiazza ogni ortodossia clericale e smaschera la miseria dei baciapile.

Per informazioni e prenotazioni:

tel. 02-8323126 e-mail: biglietteria@teatrolibero.it

A presto,
Laura Tussi
http://www.youtube.com/lauratussi

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