Approvata la legge Dopo di Noi, per l’assistenza delle persone con disabilità grave

8 years ago by in Atti Approvati, Attività Parlamentare Tagged: , , ,

L’aula della Camera ha approvato in prima lettura la legge “Dopo di noi” per l’assistenza alle persone disabili dopo la morte dei parenti che li hanno in carico. Sono stati 374 i voti favorevoli, 75 i contrari. Il testo passa ora al Senato.

La legge viene incontro al desiderio dei genitori di assicurare al proprio figlio tutte le cure e l’assistenza di cui necessita dopo la loro morte e di veder garantito quei progetti di vita costruito negli anni, finora realizzati solo grazie agli sforzi delle famiglie. Da oggi  alle persone con disabilità viene assicurata una continuità qualitativa di vita. Si tratta di una piccola rivoluzione copernicana, nelle politiche sociali.

ll provvedimento si pone l’obiettivo di corrispondere ad uno degli impegni contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare laddove si riferisce al diritto di scegliere liberamente, sulla base del principio di uguaglianza, dove e con chi vivere, ovvero non essere obbligati a vivere in una particolare sistemazione, come purtroppo ancora oggi avviene con il ricorso alle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) .

Come recita l’articolo 1, il provvedimento  è centrato sulle persone con disabilità ed finalizzato a favorire il loro benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia. L’Italia resta nelle ultime posizioni, se la si confronta con altri Paesi europei e il cammino verso una reale uguaglianza, che riconosca le differenze, è ancora purtroppo lungo e pieno di ostacoli.

La proposta di legge affronta le questioni riguardanti la disabilità in modo organico. Innanzitutto, mette fine all’insopportabile distinzione per categorie in vigore fino a ora. Punta, poi, a favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità. Lo fa con una strategia che abbraccia i diversi, importanti aspetti problematici della disabilità: con l’istituzione di un fondo Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare ma anche agevolando le erogazioni di soggetti privati; disciplinando le modalità di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in campo, con interventi innovativi di residenzialità che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa famiglia.

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