Bio

Fabio Lavagno è nato a Casale Monferrato nel 1977. Laureato in Lingue e Letterature Orientali (cinese) all’Università Ca’ Foscari di Venezia e specializzato in Studi Storici Internazionali all’Università Sorbona di Parigi, è stato membro della Camera dei Deputati durante la XVII Legislatura (2013-2018). Come parlamentare, ha fatto parte della VI Commissione (Finanze), della XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato) e della Commissione bicamerale per la semplificazione. E’ stato inoltre membro attivo – e unica voce dissonante – della Commissione bicamerale di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro.

Il suo impegno all’interno della stessa commissione lo ha portato, nella primavera 2018, alla pubblicazione del volume “Moro. L’inchiesta senza finale” (Edup), di cui è stato co-autore insieme a Vladimiro Satta. Sempre a proposito della vicenda Moro ha curato la prefazione del volume di Nicola Lofoco “Cronaca di un delitto politico” (Les Flâneurs Edizioni, 2016) e presentato una relazione al convegno internazionale organizzato dall’Università Paris-Nanterre dal titolo “Années soixante-dix en Italie. Entre politique, recherche historique et mémoire non pacifiée” (ottobre 2017). Ancora come parlamentare, è stato più volte membro di delegazioni internazionali in Oriente (Taiwan e Giappone).

La sua storia politica inizia molto presto già negli anni del liceo per entrare a far parte della Sinistra Giovanile. Nel 2004, candidato dei Democratici di Sinistra, viene eletto per la prima volta all’interno del consiglio comunale di Casale Monferrato e, successivamente, nominato assessore con deleghe alla pubblica istruzione, servizi sociali, lavoro e politiche giovanili. Nel 2008 si aggiunge la vicepresidenza dell’A.T.O. delle acque, cui segue l’anno successivo la rielezione in Consiglio comunale.

Nel frattempo, svolge l’attività di responsabile commerciale per i mercati esteri in diverse aziende della provincia di Alessandria. Inoltre, tra il 2010 e il 2013, tiene corsi, curricolari ed extracurricolari, come docente di lingua cinese presso il liceo “C. Balbo”, sempre a Casale.

Dopo aver ricoperto i ruoli di segretario cittadino, membro della segreteria di federazione e dell’assemblea regionale, arriva lo scioglimento dei Democratici di Sinistra. Forte dell’idea che in Italia vi fosse la necessità di una forza di sinistra pronta a sfide di governo, compie la scelta di aderire al movimento che ha portato alla nascita di Sinistra Ecologia Libertà, di cui diviene coordinatore regionale, carica che lascia nel luglio 2013. A dicembre 2012 partecipa alle primarie per la selezione dei parlamentari e vince nettamente la consultazione, che lo porta alla successiva elezione, nel febbraio 2013, a deputato alla Camera, in rappresentanza del collegio “Piemonte II”. Il 24 giugno 2014 lascia, però, il gruppo di SEL per contribuire, insieme ad altri deputati, alla costruzione dell’associazione e della componente LeD (Libertà e diritti – Socialisti europei), non condividendo la linea europea del partito che sia allontana dal PSE e la politica di opposizione. Dal 17 novembre 2014 entra a far parte del gruppo del Partito Democratico all’interno del quale svolge la sua attività fino al termine della legislatura. In occasione delle elezioni di marzo 2018, in base alle decisioni interne alla segreteria nazionale del Pd, viene nuovamente candidato nelle liste per la Camera dei Deputati, anche se in posizione nettamente non eleggibile.

Alla fine del 2018 decide di dedicarsi nuovamente alla sua formazione professionale e ottiene una borsa di perfezionamento nell’ambito del Huayu Enrichment Scholarship Program promosso dai Ministeri dell’Educazione e degli Affari Esteri della Repubblica di Cina (Taiwan) e trascorre quattro mesi a Taipei presso il Mandarin Training Center della National Normal University, dove ha modo di approfondire e perfezionare la lingua cinese ed intraprendere contatti con aziende in una prospettiva di scambio con il territorio piemontese. Convinto della necessità di continuare la sua attività politica, contemporaneamente, decide di mettere nuovamente a disposizione della comunità casalese la sua esperienza e venendo eletto in Consiglio comunale a Casale Monferrato raccogliendo il maggiore numero di preferenze tra le file del Partito Democratico.

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