Qualche Chiarimento Sul Rifacimento di Piazza Mazzini

11 years ago by in Città di Casale Monferrato Tagged: , , , ,

Solitamente non rispondiamo ai livorosi comunicati di Nicola Sirchia. Sono comunicati che ne dimostrano il carattere e l’impianto ideologico, su cui poco vale di solito aggiungere.

Questa volta, però, decidiamo di derogare a questa nostra abitudine perché pensiamo che l’Assessore non abbia colto il punto della protesta nella quale chiedevamo se, vista la realizzazione, valesse la pena di spendere un’ingente somma di denaro per il rifacimento di Piazza Mazzini.

Comprendiamo che l’attuale Amministrazione abbia un’idea piuttosto strana della democrazia, che coincide con il plauso incondizionato, atteggiamento forse favorito da una certa timidezza di parte dell’opposizione,  ma sotto il profilo amministrativo occorre che alla mistificazione e all’autoincensamento prevalga l’onestà intellettuale e soprattutto la verità.

Il comunicato di Sirchia prende spunto direttamente dall’albo pretorio del Comune e cita una Delibera di Consiglio votata all’unanimità, e quindi anche dall’opposizione, dal titolo “Piano di Qualificazione urbana – Presentazione alla Regione Piemonte di accreditamento a valere nella misura 1 di cui alla deliberazione G.R. del 20 marzo 2009 N. 38 – 11131 per la valorizzazione dei luoghi del commercio – approvazione dei dossier di candidatura”.

Tradotto in italiano corrente si tratta dell’indirizzo per la presentazione di un dossier di candidatura per concorrere ad un bando regionale per ottenere risorse finalizzate.

Poichè non si tratta di approvare un progetto definitivo (e soprattutto nelle forme che ora tutti possono “ammirare” realizzate), ci chiediamo quale amministratore sensato non voterebbe, rispondendo positivamente alla domanda “Vuoi provare portare a casa dei soldi per la tua città?”

Ecco, un amministratore sensato risponde positivamente e vota favorevolmente, ma dimentichiamo chi sono i nostri interlocutori perchè ad analoga presentazione nel 2007 l’attuale Sindaco e l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici preferirono astenersi, forse emuli di quel parlamentare-imprenditore che fece mancare il proprio voto per ottenere i finanziamenti post-alluvione.

 

Possibile che l’unica altra volta che questi signori, tentando di portare a casa risorse, rischiarono di macchiare la dignità della città accettando la transazione al processo Eternit?

Siamo certi che  Sirchia sia  dotato di ottima memoria, e bene ricorderà, ma i verbali sono lì per questo,  che in occasione della presentazione del progetto vero e proprio in Commissione (unica occasione in cui presentarono i disegni del futuro scempio di Piazza Mazzini) gli vennero contestati, dal nostro esponente, guarda caso l’illuminazione e le panchine (oggi chiamate pomposamente sedute). In quell’occasione gli venne anche proposto di ispirarsi a una maggiore coerenza con il resto dell’arredo urbano e all’esempio torinese di illuminazione delle piazze direttamente dai frontoni dei palazzi. L’Assessore, prese buona nota, ma preferì fidarsi del progetto dello studio di architettura di Alessandria, senza di fatto cambiarne una virgola.

Ora il giallo sui costi. Sono due le Delibere di Giunta che trattano di questo. La prima del 31/05/2012 n. 127 (a cui piuttosto inconsuetamente risultano assenti sia Sindaco che Vice-Sindaco) che prevede in 650.000.Euro la spesa totale e da conto della percentuale 50.24% che la Regione riconosce come contributo alle spese ammissibile. Una percentuale non una cifra fissa, quindi i conti dell’ingegnere assessore appaiono piuttosto forzati. Certo che rispetto alle dichiarazioni della settimana scorsa che facevano intendere spese pari a zero è un grande passo avanti verso la verità.

Poi c’è ne un’altra, la Delibera n. 83 del 18/04 2013, di circa 50.000 Euro su spese riconosciute ad AMC sempre su Piazza Mazzini.

Ora però torniamo al punto. Valeva la pena spendere denari pubblici, tanti o pochi (comunque troppi) per una realizzazione del genere?

È questa la domanda a cui chiediamo all’amministrazione di  rispondere. Noi abbiamo già risposto a questa domanda negativamente e visto che i lavori del Piano di qualificazione urbana coinvolgeranno altre parti del centro, chiediamo con forza che il progetto e l’effetto di alienazione dal resto del contesto urbano possa essere modificato.

Sinistra Ecologia Libertà Casale Monferrato

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