Approvata la legge sui reati ambientali: stop all’uso criminale dell’ambiente

8 years ago by in Atti Approvati, Attività Parlamentare Tagged: , ,

La Camera dei deputati ha approvato, in terza lettura, il testo unificato delle proposte di legge AC 342 e abbinate-B, che introduce nuovi delitti a salvaguardia dell\’ambiente. L\’intervento incide sul vigente apparato normativo, che sanziona prevalentemente la lesione dell\’ambiente con contravvenzioni e sanzioni amministrative previste dal Codice dell\’ambiente (D.lgs. 152 del 2006). Il provvedimento passa ora nuovamente al Senato.

I punti del testo unificato:

- introduce nel codice penale un nuovo, autonomo Capo, dedicato ai delitti contro l\’ambiente, prevedendo disposizioni di coordinamento nello stesso codice e in leggi speciali;

- modifica il Codice dell\’ambiente, in particolare introducendo una specifica disciplina per l\’estinzione degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale;

- inasprisce le sanzioni irrogabili per alcuni illeciti previsti dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via d\’estinzione.

Delitto di inquinamento ambientale: il nuovo articolo 452-bis del Codice penale punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili dello stato preesistente:

- delle acque o dell\’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo;

- di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. È prevista un’aggravante (aumento fino ad un terzo della pena) quando il delitto sia commesso in un’area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.

Disastro ambientale: l’art. 452-quater prevede per questa fattispecie delittuosa la pena della reclusione da 5 a 15 anni. Il delitto è definito, alternativamente, come: un’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, ovvero un’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, ovvero l’offesa all’incolumità pubblica determinata con riferimento sia alla rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione ambientale o dei suoi effetti lesivi, sia al numero delle persone offese o esposte al pericolo.

Delitto di traffico e abbandono di materiale di alta radioattività: l\’articolo 452- sexies punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro il reato di pericolo di chiunque abusivamente «cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona materiale di alta radioattività ovvero, detenendo tale materiale, lo abbandona o se ne disfa illegittimamente». La formulazione del secondo comma, relativa alle aggravanti del traffico e abbandono di materiale radioattivo, è stata resa simile a quella dell\’articolo 452-bis sull\’inquinamento ambientale. Pene più severe ed efficaci, quindi, ad esempio per il traffico delle cosiddette “navi dei veleni”.

Delitto di impedimento del controllo: il delitto di cui all’art. 452-septies prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni, sempre che il fatto non costituisca più grave reato, per chiunque impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientale e di sicurezza e igiene del lavoro ovvero ne compromette gli esiti. L’impedimento del controllo deve avvenire negando o ostacolando l’accesso ai luoghi o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi. Peraltro, laddove l\’ostacolo sia posto, ad esempio, con mezzi meccanici, deve esserne disposta la confisca. D’ora in avanti, quindi, ostacolare un campionamento o una verifica ambientale sarà reato.

Aumento fino a un terzo della pena prevista dall’art. 416 quando l’associazione a delinquere è diretta alla commissione di un delitto ambientale;

Aumento fino ad un terzo della pena prevista dall’art. 416-bis quando l’associazione mafiosa è finalizzata a commettere un delitto ambientale ovvero all’acquisizione della gestione o comunque del controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti o servizi pubblici in materia ambientale;

Aumento fino alla metà della pena quando l’associazione (semplice o mafiosa) include pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che esercitano funzioni o svolgono servizi in materia ambientale.

Raddoppio prescrizione: per i nuovi delitti ambientali i termini di prescrizione raddoppiano. Inoltre, se si interrompe il processo per dar corso al ravvedimento operoso (fino ad un massimo di 1 anno), il corso della prescrizione è sospeso. Mai più, quindi, casi come quelli dell’indagine cosiddetta “Cassiopea”, che ha ispirato il libro “Gomorra” di Roberto Saviano, finita in prescrizione.

Responsabilità degli enti per i reati ambientali

Si applicheranno sanzioni pecuniarie alle persone giuridiche che commettono illeciti amministrativi dipendenti da reato:

da 205 a 600 quote per il reato di delitto di inquinamento ambientale; da 400 a 800 quote per il reato di disastro ambientale;

da 300 a 1000 quote per associazione a delinquere (comune o mafiosa);

da 250 a 600 quote per il delitto di traffico e abbandono di materiale radioattivo.

In caso di delitto di inquinamento ambientale e di disastro ambientale si applicano le sanzioni interdittive (ad es. interdizione dall’esercizio dell’attività, sospensione o revoca licenze, autorizzazioni o concessioni, divieto di contrattare con la PA ecc.), che non possono essere superiori ad un anno. Per le ipotesi colpose relative ai delitti di inquinamento ambientale e di disastro ambientale le sanzioni pecuniarie e interdittive sono diminuite di un terzo.

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