Il rinvio alla Corte Costituzionale del processo Eternit bis è una grande delusione della richiesta di giustizia, rimasta inappagata in questi anni ed in particolare dopo la sentenza della Cassazione.
Sentenze e condanne riferite all’uso di amianto in produzioni e sui luoghi di lavoro, nelle settimane e nei giorni scorsi, hanno avuto ben altro esito.
L’insoddisfazione riferita al caso Eternit è resa ancora più cocente se si considera che la diretta responsabilità dell’imputato Stephan Schmidheiny non è mai stata messa in discussione in ogni sentenza, e settimanalmente le vittime di quel disastro ambientale aumentano con tragica evidenza.
È quanto mai importante che il processo non si interrompa, così come è rilevante che nell’attesa del pronunciamento dei giudici costituzionali, la Procura di Torino abbia dichiarato l’intenzione di aggiungere al procedimento altri 94 casi.